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Il volume accompagna la mostra "La regione delle Madri. I paesaggi di Osvaldo Licini", allestita nel borgo natale dell'artista, Monte Vidon Corrado, presso il Centro Studi e la Casa Museo Osvaldo Licini, dal 25 luglio all'8 dicembre 2020. Attraverso più di 100 opere, alcune delle quali mai esposte, altre raramente presenti nelle rassegne degli ultimi anni e provenienti da collezioni e musei italiani e stranieri, l'esposizione indaga il rapporto tra Licini e il suo territorio, le marine francesi e le vedute svedesi, le fonti pittoriche e quelle letterarie, il paesaggio descritto nelle lettere e quello disegnato o dipinto, la sua interiorizzazione fino alle proiezioni cosmiche degli ultimi anni. La gestazione delle opere del figurativismo fantastico affonda le radici nell'adesione di Licini a "Valori Primordiali", il movimento del teosofo Franco Ciliberti - il titolo della mostra deriva da una lettera del pittore allo studioso - fondato su una metafisica spiritualistica che fondeva diversi orientamenti, pitagorismo e neoplatonismo, concezione archetipica junghiana e mito. Il catalogo della mostra ha fornito l'occasione per riflettere sulla datazione delle opere degli anni venti e pubblicare documenti inediti, decisivi per comprendere il passaggio alla fase dei suoi iconici Personaggi, delle Amalassunte, degli Angeli Ribelli, attraverso significativi percorsi tematici diacronici e insoliti accostamenti, circostanziati nei testi curatoriali. Ai maggiori specialisti sono affidati saggi che descrivono le assonanze con la poetica leopardiana, rintracciano la lezione di Cézanne nelle architetture compositive e nella materia pittorica dell'artista, delineano la storia espositiva e le vicende collezionistiche dei paesaggi liciniani. Arricchiscono la pubblicazione numerose schede dei dipinti, che presentano anche gli esiti di recenti indagini diagnostiche, un aggiornato profilo biografico e l'itinerario alla scoperta della Casa Museo che conserva ogni traccia della presenza dell'artista. Come alcune immagini dimostrano, gli scorci paesaggistici godibili dalle tante finestre della settecentesca dimora, gli arredi, gli oggetti e gli abiti consentono di immergersi nella quotidianità e nella dimensione intima che hanno costituito l'humus fecondo per l'estro creativo del pittore. Il catalogo è a cura di Daniela Simoni ed è stato realizzato con la collaborazione di Stefano Brancalente, Nunzio Giustozzi, Biancalucia Maglione, Stefano Papetti, Mattia Patti e Massimo Raffaeli. Chiude il volume la raccolta delle traduzioni in inglese degli scritti principali e delle sintesi degli altri contributi.